E’ stato presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Medio Adriatico Centrale e fino al 2023 ricoprirà la carica di presidente di Assoporti: Rodolfo Giampieri, anconetano doc e socio rotariano, è stato ospite venerdì 11 giugno della riunione online organizzata nostro Club con una relazione dal titolo “L’esperienza del porto di Ancona”.
“Fin dall’inizio del mio mandato come presidente dell’Autorità Portuale abbiamo puntato su due temi fondamentali – ha dichiarato Giampieri – il tema del lavoro, in quanto un porto che non crea ricchezza e non fa lavorare le persone è un porto a metà e il rapporto con la città, che è sempre stato di forte condivisione ma che si era raffreddato a causa della creazione di barriere insuperabili a seguito dell’attentato alle Torri Gemelle di New York.
Negli ultimi 5 anni il numero di addetti al porto dorico è aumentato anche grazie allo sviluppo del business legato al settore dei traghetti, della logistica, del turismo (soprattutto delle crociere) della pesca e della metalmeccanica di qualità. Abbiamo puntato moltissimo sulla cantieristica degli yacht. Giampieri ha ricordato la grande importanza della infrastruttura portuale come volano di crescita e sviluppo per l’intera regione e ha sottolineato come la globalizzazione del mondo sia passata fin dai tempi più antichi proprio attraverso i porti e il mare. “Ad Ancona dobbiamo valorizzare al massimo la piccola e media industria altamente specializzata per le imbarcazioni – ha proseguito – penso alla domotica, al design, all’impiantistica, all’artigianato. Centrale è il tema della continua formazione e sulla sicurezza, altrimenti rischiamo di lasciare indietro intere masse di lavoratori. Importantissimo anche il tema della sostenibilità: dal Molo Rizzo liberato dai Tir all’intelligenza artificiale applicata ai grandi mezzi che transitano al porto, che ha fatto risparmiare in un solo anno ben 70mila chilometri di movimentazione.
Giampieri ha fatto il punto, incalzato dalle domande dei soci, anche sul progetto di Rfi per la nuova scogliera che dovrebbe svilupparsi per 3,5 chilometri fino a Marina Dorica creando una suggestiva passeggiata dal porto al porticciolo di Torrette, sul lungomare Nord. Prevista la deviazione verso il mare dei binari della ferrovia e la Flaminia a 4 corsie, per un collegamento rapido dal porto alla statale 16. Giampieri ha poi sottolineato come il Porto Antico sia uno degli elementi “più belli ma anche più impegnativi” del capoluogo e che “una città di mare deve avere insita la cultura dell’accoglienza” ed auspicato che le autorità politiche possano “remare” compatte per il bene della città che deve cogliere l’opportunità degli imminenti finanziamenti europei.
Al termine della relazione il presidente del Club Paolo Pauri ha ringraziato l’ospite auspicando che tutti i progetti in cantiere si concretizzino al più presto nell’ottica di creare maggiore ricchezza e sviluppo, non solo economico ma anche sociale e culturale.