La storia del Club
(dal racconto del dott.Orlando Orlandi al quale si deve l’iniziativa della nascita del Club)
Negli anni dal 1953 al 1958 il Club di Ancona – fra i primissimi nati in Italia dopo la seconda guerra mondiale – costituitosi in “Club provvisorio” nel secondo semestre 1947, quando ancora in Italia esisteva un unico Distretto (46°, diventato 87° nel 1949-50) ed avendo ricevuto la “CHARTA” il 21 gennaio 1948 – aveva provveduto alla costituzione dei Club di: Pesaro, Macerata, Ascoli Piceno, Senigallia, Fabriano ed Osimo.
Erano, però, rimaste fuori la città ed il mandamento di Jesi; lacuna, questa, colmata soltanto nell’anno 1964 con il trasferimento dal Club di Ancona al costituendo Club di Jesi di quattro dei cinque cittadini jesini iscritti al Club anconetano.
Nell’anno 1969-70, mentre era Presidente Orlando Orlandi, il Club aveva superato i cento Soci e le tre industriose cittadine di Camerano, Numana e Sirolo erano nel pieno del loro sviluppo e la splendida Riviera del Conero cominciava a richiamare tanti turisti e villeggianti italiani e stranieri.
Orlandi pensò, quindi, doveroso pensare alla creazione di un nuovo Club, che avesse come territorio quella zona della nostra Provincia ancora scoperta, nonchè una parte della città di Ancona verso la riviera.
Dalla Segreteria di Zurigo del R.I. – depositaria, fra l’altro, di tutta la documentazione dei Clubs dei Distretti italiani – ebbe conferma che il Club di Ancona aveva come territorio soltanto “la città di Ancona ed il suo Comune”, il Club di Osimo “Osimo ed il suo Comune”, più i Comuni di Loreto e Castelfidardo, così come i due Club confinanti di Jesi e Senigallia avevano un territorio ben definito, che non intaccava quello degli altri Clubs.
Pertanto, al suo primo incontro con il Governatore prof. Giuseppe PERETTI, sottopose alla sua attenzione il programma, che venne subito accolto, tanto che gli venne immediatamente affidato l’incarico di “Rappresentante speciale del Governatore per la costituzione del Club Riviera del Conero (Ancona)”, con la raccomandazione di informarne il Club di Osimo che, negli ultimi anni, dopo aver avuto come sede estiva “Sirolo”, aveva trasferito sempre la sede estiva a “Numana”.
Lo speciale modulo “Etude de la localite”, da lui compilato e spedito al Segretariato del .R.I. di Zurigo in data 12 giugno 1970 con la firma del Governatore Peretti, oltre a tutte le prescritte, numerose e dettagliate informazioni, conteneva anche l’indicazione del territorio, precisamente: “Ancona, Camerano, Sirolo e Numana”.
In data 11/6/70, prima di dare l’avvio alla pratica, ricordando la raccomandazione del Governatore, informò dell’iniziativa il Segretario del Club di Osimo, così come, in precedenza, ne avevo informato il Cub di Ancona, che avrebbe dovuto cedere una parte del suo territorio o almeno autorizzarne lo… “utilizzo” per il reclutamento dei Soci.
Il Club provvisorio di ” Ancona – Riviera del Conero” -come da autorizzazione ricevuta -cominciò a funzionare il 18/6/70 con la prima riunione conviviale presso il Ristorante dell’Hotel “Tre Querce” di Camerano, nel corso della quale si costituì il Consiglio provvisorio con Guido BARTOLI – anch’egli del Club di Ancona – PRESIDENTE, Edgardo LORENZONI e Giulio BURCHIANI, Vice Presidente; furono fissate le riunioni per i primi tre lunedì di ogni mese e fu stabilita la sede presso l’Hotel “La Fonte” di Portonovo.
A quel punto era tutto pronto per inviare a Zurigo la domanda di ammissione al R.I; dopo una serie di contatti, colloqui e chiarimenti e dopo un lunghissimo scambio di corrispondenza con Zurigo e dopo ulteriori cordiali intese con i dirigenti del Club di Ancona, che sarebbe diventato il “Club Padrino”, si decise di indire una regolare assemblea che ebbe luogo il 16 febbraio 1971: la pratica, così, ebbe rapido seguito e favorevole conclusione con l’atto di nascita del nuovo Club, portante la data del 2 aprile 1971.
Nell’anno rotariano 2006/2007 la decisione, accettata a tutti i livelli, di modificare la denominazione del Club in “Ancona Conero”, decisione nata dalla esigenza di semplificare e, nello stesso tempo, caratterizzare ancor di più il Club nel contesto cittadino.